COMUNICATO STAMPA
Sahara Occidentale:
riprese le ostilità a El Guerguerat fra Marocco e Fronte Polisario
Le istituzioni repubblicane e democratiche italiane: Enti locali e Ministero degli Esteri intervengano
Roma, 13 novembre – Oggi, 13 novembre 2020, scontri a fuoco tra il Regno del Marocco e il Fronte
Polisario, dopo 29 anni di cessate il fuoco firmato da entrambe le parti nel Quadro del Piano di Pace
ONU nel 1991 che istituì, inoltre, la MINURSO (Missione ONU per il Referendum nel Sahara
Occidentale). Secondo l’accordo militare, il limite invalicabile per garantire la tregua attraversava il
territorio conteso fino ad arrivare al corridoio della regione di El Guerguerat, al confine con la
Mauritania.
Dal 21 ottobre scorso la regione è incandescente: il Regno del Marocco ha violato l’accordo con
l’apertura da parte di una breccia lungo tale limite per consentire il libero passaggio di persone, ma
anche e soprattutto di camion per il trasporto di prodotti commerciali. Tale atto ha innescato
l’immediata reazione della popolazione civile saharawi, accorsa per protestare pacificamente e
chiudere la breccia, ostacolando il transito dei mezzi.
Un corridoio sfruttato per esportare prodotti provenienti dal Sahara Occidentale occupato dal Regno
del Marocco dal 1975, nonostante l’aperta deplorazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
«L’Esercito popolare di liberazione saharawi ha iniziato a rispondere con la necessaria fermezza a
questa violazione e all’ostile marcia marocchina che fin dalle sue radici costituisce una grave battuta
d’arresto al cessate il fuoco». Con queste parole il Fronte Polisario e il Governo Saharawi hanno
comunicato qualche ora fa che ritengono il Regno del Marocco responsabile di tutte le pericolose
conseguenze di questo attacco alla stabilità dell’intera regione. Il Fronte Polisario e il Governo Saharawi
ricordano che il futuro di pace per i due popoli è da decenni fermo a causa del mancato referendum di
autodeterminazione previsto dal Piano di Pace del 1991 sotto l’egida delle Nazioni Unite e dell’Unione
Africana.
Il Movimento solidale italiano di amicizia con il popolo saharawi denuncia la violazione da parte del
Regno del Marocco del cessate il fuoco e l’attacco al Piano di Pace Onu e alla legalità interazionale,
nonché alla stabilità della regione. Inoltre denuncia l’illegalità, evidente a tutta la comunità
internazionale, del commercio di risorse provenienti dal Sahara Occidentale che il Tribunale Europeo
ha condannato. Una situazione resa ancora più inaccettabile, considerata la riduzione degli aiuti
internazionali destinati al popolo saharawi nel contesto dell’emergenza mondiale da coronavirus.
Il Movimento solidale italiano di amicizia con il popolo saharawi ritiene indispensabile l’intervento
dell’Europa e della comunità internazionale per impedire alle forze armate del Regno del Marocco
ulteriori azioni lesive della legalità internazionale.
Il Movimento solidale italiano di amicizia con il popolo saharawi chiede alle istituzioni repubblicane e
democratiche italiane, agli Enti locali gemellati in Italia con il popolo saharawi e al Ministero degli Esteri
di condannare l’aggressione armata marocchina, di adoperarsi per proporre misure economiche di
contrasto al traffico illegale di merci da parte del Regno del Marocco, di sostenere la nomina dell’inviato
speciale del Segretario ONU per riprendere i colloqui tra le parti al fine di convocare il referendum di
autodeterminazione, di proporre di dare mandato alla MINURSO, come già ad altre missioni Onu nel
mondo, di sorvegliare la tutela dei diritti umani.
Il Movimento solidale italiano di amicizia con il popolo saharawi